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Maria Ducia

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Maria Ducia


Maria Ducia
Maria Ducia

Maria Ducia è senz’altro una delle figure più importanti del movimento delle donne socialdemocratiche tirolesi. Iniziò a rivendicare ad alta voce il diritto delle donne a partecipare alla vita politica in un’epoca in cui era loro proibito per legge persino svolgere attività politica associativa, per non parlare del diritto di voto. Se nel 1918, finalmente, in Austria fu introdotto il suffragio universale diretto, lo si deve a donne come lei, che si batterono strenuamente perché a tutte noi fosse permesso votare e candidarsi alle elezioni.

Nel 1910 a Lienz viene fondato il Comitato d’azione della libera organizzazione politica delle donne. Maria Ducia ne fa parte fin dall’inizio come segretaria e dal 1911 come presidente. Il primo accenno pubblico alla sua attività politica lo troviamo in due articoli comparsi a breve distanza sul giornale Volksbote, datati rispettivamente 30 maggio e 15 giugno 1910.

Nel 1911 Maria Ducia chiede l’elettorato attivo e passivo per le donne e dà il via ad una serie di comizi che la portano a toccare le principali città dell’area tirolese. In occasione della Giornata internazionale della donna tiene un brillante e appassionato discorso a favore del suffragio universale a Lienz, poi la troviamo a Innsbruck, Landeck, Merano, Bolzano e Fortezza, sempre animata dalla stessa sete di giustizia e emancipazione, sempre forte della sua spiccata capacità persuasiva e di argomentazione. „Vogliamo il voto alle donne, ora!“, non si stanca di ripetere. Prima donna tirolese a prendere la parola nel corso di assemblee politiche, Maria Ducia riesce a convincere molte donne a schierarsi con lei: nasce così il Movimento delle donne socialdemocratiche tirolesi. La sua attività politica di donna a favore delle donne ricalca l’esempio delle sue „maestre“ viennesi Adelheid Popp, Amalie Seidl, Gabriele Proft e Emmy Freundlich, con cui intrattiene contatti anche personali.

Nel marzo del 1912 Maria Ducia e un gruppo di sue colleghe nordtirolesi convocano la prima conferenza regionale delle donne socialdemocratiche, un evento che rimane una pietra miliare nella storia del movimento delle donne tirolesi. Ducia viene eletta nel comitato ristretto che rappresenta le socialdemocratiche tirolesi e diventa referente regionale. Continuerà a rivestire queste cariche fino al 1934, eccettuata una breve pausa tra il 1926 e il 1930. A partire dal 1924 viene inoltre eletta come rappresenta del Tirolo all’interno del Comitato nazionale delle donne socialdemocratiche.

Maria Ducia è una pensatrice moderna. Rivendica la parità di diritti tra i sessi, si batte per il diritto delle donne a lavorare fuori di casa e ad essere maggiormente rappresentate a tutti i livelli istituzionali, contro le diseguaglianze sociali e per l’emancipazione delle lavoratrici e dei lavoratori, per i diritti politici, economici e sociali delle donne. Punta molto sulla scuola e sulla formazione, un ambito che le sta particolarmente a cuore. Chiede l’abrogazione dell’obbligo al nubilato per le insegnanti sottolineando le analogie tra insegnamento e maternità. Al centro del suo impegno politico c’è sempre e comunque la liberazione delle donne tirolesi.
Nel 1919 viene eletta deputata nel Parlamento tirolese, dove si fa valere per la sua intelligenza, la sua capacità dialettica e la sua vasta cultura. Ovviamente anche in quell’assise si batte soprattutto a favore delle donne.


         
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