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					|  | Organizzazione politica della Magnifica Comunità di Fiemme  |  |  |  |  |  |  |  |  |  |  |  |  
				 
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										  | Organizzazione politica della Magnifica   ComunitàIl popolo della valle si reggeva con propri rappresentanti: lo   Scario, i Giurati ed i Regolani, democraticamente eletti ogni anno.
 
 Un   proprio Statuto così intitolato del comun, del civil, del criminal, accompagnato   da un regolamento li ordini de boschi regolava la vita e le relazioni sociali   della popolazione. I capifamiglia erano convocati almeno una volta all’anno   presso il banco de la reson.
 
 Allo Scario era affidata la funzione di   rappresentante dell’intera comunità anche verso le autorità esterne, il principe   vescovo di Trento ed in casi particolari il conte del Tirolo. Era inoltre   l’amministratore del patrimonio comune ed in questo si avvaleva del Consiglio   dei Regolani, rappresentanti dei paesi della valle. Lo Scario ed i Giurati erano   tenuti a sedere accanto al giudice - il Vicario vescovile - nella gestione della   giustizia. La loro presenza a latere del giudice era obbligatoria, pena la   nullità delle sentenze; questa prerogativa poggiava sull’antico uso germanico,   per il quale doveva essere il popolo protagonista nel regolamentare e dirimere i   casi giudiziari, derivanti dalle proprie vicende interne, tanto civili quanto   criminali. Il giudice esterno era, per così dire, il consulente legale.
 
 Corradini Tarcisio
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					|  | Letzte Änderung: 09.02.2012 © Pädagogisches Institut für die deutsche Sprachgruppe - Bozen. 2000 -
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