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Storia ed articolazione tipologica degli insediamenti nel Tirolo Trentino /Welschtirol

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Storia ed articolazione tipologica degli insediamenti nel Tirolo Trentino /Welschtirol

Il lungo inverno era finito. Dall’alto del dosso il ragazzo guardava il grande lago restringersi in lontananza per incassarsi tra i monti delle terre fredde, ancora coperti di neve. L’ascia di pietra al fianco, le spalle rivolte al sole nell’ora più calda del giorno, aveva da poco superato le prove di iniziazine. La pelle tatuata con i segni magici di caccia e di guerra, uomo tra gli uomini, poteva permettersi pensieri e domande da adulto. L’atteso momento era giunto. La grande marcia verso la nuova terra tra i monti, vagheggiata per generazioni dai vecchi, stava per iniziare. Persino il più anziano tra loro, trentacinque inverni e ventuno stagioni di caccia alle spalle, ne parlava con eccitazione febbrile.

Un grande riparo sottoroccia, alto sugli acquitrini, era stato trovato, inondato di sole, a poco più di una luna dal villaggio, lungo il fiume che usciva di tra i monti tre giorni a oriente da lì, con pesci, molluschi, arbusti ricchi di frutti a portata di mano e buoni territori di caccia non troppo lontani. Il giovane cacciatore temeva gli spiriti del male, ma non poteva immaginare come i suoi discendenti, mescolandosi ad altri popoli, avrebbero stravolto il mondo nei diecimila inverni a venire. Per lui, un intero mondo finiva. Tutto sarebbe cambiato.

Gli insediamenti preistorici si caratterizzano anche nella nostra regione per diverse tipologie principali: accampamenti e rifugi in grotta o ripari stagionali, insediamenti stabili (ripari sottoroccia e villaggi di conoide) nel Paleolitico superiore e nel Mesolitico, ancora villaggi di conoide o perilacustri nel Neolitico, villaggi a palafitta nell’Età del Bronzo.

Con l’Età del Ferro e la Cultura retica [v. “Storia”], il nostro paesaggio antropizzato inizia ad assumere caratteristiche che lo impronteranno per millenni. Tipici insediamenti retici sono i castellieri, villaggi fortificati situati su alture o in altri luoghi difendibili, distrutti con lo sterminio dei Reti da parte dei Romani durante la Guerra Retica.

Il nuovo ordine romano impone il modello del Castrum, l’accampamento militare impostato sugli assi viari dei Cardi (Nord-Sud) e dei Decumani (Est-Ovest), e che costituisce la pianta di ogni insediamento romano, anche urbano. Tipico esempio, la Tridentum romana, costruita su una doppia ansa dell’Adige, probabilmente sopra un precedente insediamento celto-retico (Trent = guado).

Con la fine dell’impero romano e l’irrompere di nuove popolazioni da Nord ed Est, dalle villae di origine romana e dal nascente sistema feudale nascerà la rete insediativa a villaggi e castelli che ancor oggi caratterizza il nostro paesaggio storico. Le differenti forme della nuova colonizzazione dopo l’Anno 1000 vedranno il delinearsi di tipologie diverse, da quella a villaggio accentrato, a quella a villaggio sparso, a quella a villaggio lineare.



Bibliografia
AA.VV., I CENTRI STORICI DEL TRENTINO, Silvana Editoriale, Milano 1981
C. Crepaz, S. Boscoli, FORME E COLORI DEL COSTRUIRE IN VAL BADIA, Ripartizione Tutela Paesaggio e Natura, Prov. Aut. BZ 1997
S. Bassetti, P. Morello, PAESAGGIO E ARCHITETTURA RURALE NELLE VALLI LADINE DELLE DOLOMITI, Banca di Trento e Bolzano, Trento 1983

Stefano Frenez


         
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