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Panoramica della storia della chiesa in Tirolo (parte 1a – fino al Concilio di Trento)

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Noi tutti conosciamo gli impulsi omicidi che si provano quando si è a scuola – ma al contrario degli studenti di S. Cassiano, noi non abbiamo mai ricevuto un incarico ufficiale per realizzarli. La leggenda vuole che essi lo abbiano ucciso con i loro lapis.


Gli inizi del Cristianesimo in tutto il Tirolo si collocano ai tempi dei Romani.

St. Georgenberg  (Foto A. Prock)
St. Georgenberg ©Foto A. Prock

Nel IV°-V° secolo, sulle ripide rocce di Sabiona, sopra all'attuale cittadina Chiusa nella Val d'Isarco, nacque un centro religioso. A Sabiona sono collegati i nomi di diversi vescovi: S. Cassiano, S. Ingenuino e S. Albino, nonché Materninus.

 
Gli inizi della chiesa di Trento datano della metà del IV° secolo. S. Vigilio, morto nel 400, venne adorato molto presto come patrono della diocesi. L’alto altare del duomo di Trento sorge nel punto in cui si trovava la sua tomba. Oggi Vigilio è anche il secondo patrono della diocesi di Bolzano-Bressanone

Importante per la cristianizzazione del paese fu anche la creazione di monasteri: Scharnitz (763), San Candido (769), Müstair nella Münstertal (poco prima dell’800), St. Georgenberg presso Stans nell’Unterinntal (fine X° sec.).


Il paese era fondamentalmente di proprietà del re ovvero dell’imperatore. Nell’XI° secolo, i re e gli imperatori tedeschi concedettero il “paese tra le montagne” - come veniva chiamato il Tirolo a quei tempi – come feudo ai vescovi di Bressanone e Trento. Questi lo fecero amministrare da delle famiglie di conti, che fungevano anche da protettori. Le più importanti famiglie erano quelle dei conti di Appiano, Andechs e Tirolo. Queste si accaparrarono il paese.


Neustift bei Brixen (Foto A. Prock)
Neustift bei Brixen ©Foto A. Prock

Uno dei vescovi più celebri fu Hartmann nel XII° secolo, che fondò il monastero Novacella presso Bressanone e con il quale iniziò un periodo fiorente della diocesi.

In particolare passò alla storia il conflitto nel XV° secolo tra il vescovo brissinese Nikolaus Cusanus e il principe tirolese, l’Arciduca Sigismondo il Danaroso. Cusanus studiava documenti dell’XI° secolo e scoprì che in realtà il Tirolo era dei vescovi di Bressanone e Trento e non dei principi. Decise di rivendicare la terra, il che significava guerra contro Sigismondo. Il conflitto terminò soltanto con la morte del vescovo.


La vita religiosa delle persone nel medioevo era determinata in particolar modo da donazioni, il culto dei santi e delle reliquie, pellegrinaggio e confraternite.

Verso metà del XV° secolo, nella chiesa cattolica si verificò una vera e propria crisi. La vita morale della popolazione, ma anche quella dei clericali stava degradando. Superstizioni, magia e insufficiente disciplina della chiesa aumentavano. Il denaro permetteva di liberarsi dai propri peccati. Il monaco tedesco Martin Lutero introdusse la Riforma. I contadini soppressi dai nobili vedevano in lui una speranza e iniziarono a preparare delle sommosse. Uno dei principali capi fu Michael Gaismair.


Säben – Brunnen mit Heiligen (Foto A. Prock)
Säben – Brunnen mit Heiligen ©Foto A. Prock


Un ulteriore pericolo per il paese fu il movimento dei Battisti, che fu vietato dal principe.

La chiesa dovette intraprendere qualcosa contro questi nuovi movimenti e i disordini nella vita religiosa del XVI° secolo, così convocò il famoso Concilio di Trento.




Literatur:
Gelmi Josef: Geschichte der Kirche in Tirol, Innsbruck 2001.
Gelmi Josef: Die Heiligen und Seligen Tirols, Kehl am Rhein 2004.
Gelmi Josef: Geschichte der Diözesen Bozen-Brixen und Innsbruck, Von den Anfängen bis zum Jahre 1000, Kehl am Rhein 1994.
Gelmi Josef: Geschichte der Diözesen Bozen-Brixen und Innsbruck, Das Mittelalter von 1000 bis 1500, Kehl am Rhein 1995.
Gelmi Josef: Geschichte der Diözesen Bozen-Brixen und Innsbruck, Die Neuzeit von 1500 bis 1873, Kehl am Rhein 1996.
Gelmi Josef: Geschichte der Diözesen Bozen-Brixen und Innsbruck, Die Neueste Zeit von 1803 bis 1919, Kehl am Rhein 1997.
Gelmi Josef: Geschichte der Diözesen Bozen-Brixen und Innsbruck, Zeitgeschichte von 1919 bis heute, Kehl am Rhein, 1998.
Von Schlachta, Astrid u. a. (Hg.): Verbrannte Erde – Erinnerungsorte der Täufer in Tirol, Innsbruck 2007.
Weger Siegfried und Hölzl Reinhard: Geheimnisvolles Tirol, Innsbruck 2007.

         
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