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Il Trentino dopo la Prima Guerra Mondiale

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Il Trentino dopo la Prima Guerra Mondiale

Alla fine del secolo, a Trento e Rovereto, sorse il movimento irredentista. L’irredentismo fu fondato a Roma nel 1877 dal politico napoletano Matteo Renato Imbriani. L’obiettivo degli irredentisti era la creazione di uno stato italiano libero e l’annessione ad esso di tutti i territori abitati dagli italiani. In Trentino, gli “irredentisti” appartenevano alla cerchia degli intellettuali, della borghesia liberale e dei simpatizzanti del socialismo.

Essendo tra le potenze che avevano vinto la Prima Guerra Mondiale, all’Italia furono assegnati il Trentino e l’Alto Adige, che nel 1919 entrarono a far parte del Regno d’Italia. Il confine venne fissato in corrispondenza del Brennero.

Nel 1921 fu creata la prima Dieta in Trentino, i cui poteri si estendevano all’odierno Trentino – Alto Adige.

Dal 1922 in Italia salirono al potere i Fascisti, quindi anche in Trentino non vennero promossi né il processo di democrazia né quello di autonomia. Anche economicamente il Trentino venne trascurato dal regime fascista.

Mathilde Aspmair
         
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