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L’ aspetto dell’ Austria in breve (7/207)

 

Garber Verena

Garber Verena

Samstag, 14. April 2012

 

I confini: L’ Austria è uno stato dell’ Europa Centrale e si estende per buona parte nella regione orientale della catena alpina, confina con:

  • a Nord con la Repubblica Federale Tedesca ( Germania Occidentale) e con la Cecoslovacchia;
  • ad   Est con l’ Ungheria;
  • a Sud con la Iugoslavia e con l’ Italia;
  • ad Ovest con la Svizzera e con il Principato di Liechtenstein.

Superficie: kmq 83.851.

Il territorio: Il territorio dell’ Austria, le brevi pianure che si estendendono lungo il Danubio e ad oriente, è molto montuoso occupato com’è da tutta parte orientale delle Alpi.

Il sistema Alpino in Austria, comprende 3 fasce di catene montuose:

  •  al centro la fascia più imponente che comprende il Ratikon e dalla Silvretta, le alpi Otz dello Stubai dello Ziller degli Alti e Bassi Tauri, delle alpi Stiriane.
  •  a Nord la fascia delle alpi Bavaresi, Salisburghesi e Austriache ;
  •  a Sud la fascia delle alpi Carniche e delle Caravanche.

A settentrione del Danubio si estendono gli altipiani dell’ Austria Settentrionale che comprendono il Muhviertel (nell’ Austria Superiore )e il Waldviertel (nell’ Austria inferiore).

I fiumi: Il territorio Austriaco è ricco di corsi d’ acqua quasi tutti direttamente o indirettamente tributati del Danubio che proviene dalla Germania, scorre nell’ Austria Settentrionale per circa 350 km. Sono affluenti di destra del Danubio:

  • L’Inn, che riceve la Salzach, la Traun e l’Enns che appartengono al versante alpino settentrionale;
  • La Drava (che riceve la Gail, la Moll, la Girk, il Lavant e la Mur);
  • La Raab con l’affluente Leitha.
  • Sulla riva sinistra del Danubio affluisce, invece, la Morava (March) che scende dal Nord segnando il confine tra l’Austria e la Cecoslovacchia.
  • Ad Ovest, al confine con la Svizzera, scorre il Reno che si getta nel Lago di Costanza.

I laghi. L’Austria non è ricca di grandi laghi. Le appartengono la sponda orientale del Lago di Costanza e quasi per intero il Lago di Neusiedl sul confine con l’Ungheria.

Altri laghi, tutti di non grande estensione, sono: l’Achen See, l’Atter See, il Traun See, il Weissen See, il Millstaetter See.

 

Salisburgo

Cessato il principato vescovile nel 1816 per volere di Napoleone, la città fu unita al Austria nel 1806 e da allora fino a pochi decenni or sono rimaste tale e quale l’ avevano lasciata i vescovi. Fu solo dopo il 1920, anno del primo festival in onore del suo più grande figlio, Wolfgang  Amadeus Mozart, che Salisburgo si sviluppò con vasti quartieri moderni triplicando la sua popolazione.

Merito, questo in parte del industria e della costruzione di ferrovie e di strade, grazie alle quali Salisburgo è diventata un importantissimo centro di comunicazioni; e merito, in parte, dello stesso Festival che, richiamiamo ogni anno innumerevoli amatori, ha fatto “scoprire” anche il fascino e le attrattive monumentali della citta, favorendo un flusso maggiore non solo di turisti ma di personalità del mondo della scienza, dell’ arte e della politica che si ritrovano per convegni internazionali nel grandioso complesso del kongresshaus ( Palazzo dei congressi ).

Ma è tempo di visitare, già che siamo quassù, la possente fortezza del moenchsberg, la

  • Hohensalburg, eretta nel 1077 come residenza inespugnabile dei principi vescovi e in seguito trasformata in sontuosa reggia. Vi si giunge, dalla stazione d’ arrivo della funicolare, attraverso un suggestivo borgo medioevale sovrastato dalle torri di cinta della fortezza stessa.

Si visitano, successivamente: una bella piazza racchiusa da muraglioni, alcune delle torri, il cammino di ronda, la cappella col gigantesco organo di 200 canne, detto Salzburger  Stiren  ( toro di Salisburgo) che, tre volte al giorno, d’ estate, diffonde su tutta la città motivi di musica classica, e, infine, le sfarzose sale del palazzo.

Scendiamo, ora, a visitare la città, che si raccoglie con la sua parte antica, fra il piede del Monchsberg  e la riva sinistra della Salzach.

La vediamo tutta qua sotto, con la sua fitta trama di edifici trapunta di campanili e di cupole: una piantina vivente della quale approfittiamo, aiutati dalla piantina vera e propria, per cominciare a riconoscere, da quassù, i monumenti principali.

Ecco sorgere, isolato, circondato da tre ampie piazze il Duomo. (Mancasola)                              

 

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