In questo libro Cathy Glass, madre affidataria, racconta la storia vera di Lucy, bambina dal passato difficile.

Figlia di Bonnie, una ragazza madre che è costretta a vivere per strada, e di Vince, giovane Tailandese che non si è mai curato di lei, la piccola fin dalla nascita non riceve le cure e l'affetto di cui avrebbe bisogno. Trascorre la sua infanzia in stato precario: continua a trasferirsi di casa in casa (e, di conseguenza, di scuola in scuola), affidata a volte ad una famiglia affidataria, a volte alla madre, altre ad adulti conosciuti da Bonnie.

Ad undici anni arriva da Cathy: è apparentemente una bambina ubbidiente e taciturna, ma a poco a poco emergeranno in lei molte problematiche comportamentali legate al suo passato difficile.

Libro coinvolgente, da leggere tutto d'un fiato e poi appoggiare sul comodino, per riprenderlo in mano e rifletterci un po' su.

Riflettere su quanti bambini vivono in famiglie problematiche, riflettere su quanto spesso i servizi sociali non riescano ad intervenire tempestivamente (o non lo facciano affatto), riflettere su quanto la mancanza di affetto (non solo la violenza) possa segnare un bambino a vita. E sì, anche riflettere su quanto, nella sua sfortuna, alla fin fine Lucy sia stata fortunata: è arrivata nella famiglia di Cathy, che l'ha accolta a braccia aperte, che le ha donato tutto l'amore di cui aveva bisogno e che l'ha aiutata a riemergere piano piano dai suoi problemi, a lottare per essere felice. Lei è riuscita ad ottenre il suo lieto fine, ma per molti non è così.

Interessante anche il fatto che all'interno del libro Cathy Glass descriva il sistema affidatario statunitense, descrivendo le problematiche dei bambini, spiegando le dinamiche che intercorrono all'interno di una famiglia affidataria e presentando anche tutti gli attori esterni che intervengono affinché il bambino possa stare bene.